Francesca Innocenzi (Ancona, Italia): Canto del vuoto cavo. Traducción de Antonietta Tiberia
Francesca Innocenzi (Ancona, Italia)
Canto del vuoto cavo (Transeuropa 2021)
Traducción de Antonietta Tiberia
morder el aire
aprender del tronco
cielo y raices
de tierra es el cuerpo
labios cereza, muslos
espuma de miel
*
tertium non datur
claustrofobia o vacío
agorafobia
un espacio de aire
ya no estas en la tierra
es hierofanía
díptico blanco
I.
blanco, color
visto por ojos muertos
de animal
la niña piensa
en el destino del gato
y de la serpiente
II.
ella había preguntado –
¿ los animales muertos
qué ven?
le respondieron
- nada – para ella el fondo
de la nada es blanco
díptico de la puella
I.
un gran agujero
vacío la adolescencia.
como perversos
indicios de vida
ataques de pánico,
única nota
II.
el griego antiguo
fue un amor sabio
y correspondido.
un milagro
de aoristos para curar
la soledad
temporada sin trigo
I.
el pato corre
hacia el mar. Destellos
de calor azul
del invierno interrumpido.
no ha brotado el trigo.
II.
(lo recogieron
mientras hiciste algo más.
un rubiosangre
en la cabeza de niño.
Revivido, te mira)
mordere l’aria
imparare dal tronco
cielo e radici
di terra è il corpo
labbra ciliegia, cosce
schiuma di miele
*
tertium non datur
claustrofobia o vuoto
agorafobia
un vuoto d’aria
non sei più sulla terra
è ierofania
dittico bianco
I.
bianco, colore
visto da occhi morti
di animale
la bimba pensa
alla sorte del gatto
e del serpente
II.
aveva chiesto –
gli animali morti
cosa vedono
le risposero
- niente – per lei lo sfondo
del niente è bianco
dittico della puella
I.
un grande buco
vuoto l’adolescenza.
come perversi
cenni di vita
gli attacchi di panico,
unica nota
II.
il greco antico
fu un amore saggio
e corrisposto.
un miracolo
di aoristi a sanare
solitudini
stagione senza grano
I.
l’anatra corre
verso il mare. Lampi
d’afa azzurra
dell’interrotto inverno.
non è spuntato il grano.
II.
(l’hanno raccolto,
mentre facevi altro.
un biondosangue
sul capo di bambino.
Redivivo, ti guarda)
Francesca Innocenzi è nata a Jesi (Ancona). È laureata in lettere classiche e dottore di ricerca in poesia e cultura greca e latina di età tardoantica. Attualmente insegna nella scuola secondaria di secondo grado. Ha pubblicato la raccolta di prose liriche Il viaggio dello scorpione (2005); la raccolta di racconti Un applauso per l’attore (2007); le sillogi poetiche Giocosamente il nulla (2007), Cerimonia del commiato (2012), Non chiedere parola (2019), Canto del vuoto cavo (2021); il saggio Il daimon in Giamblico e la demonologia greco-romana (2011); il romanzo Sole di stagione (2018). Ha diretto collane di poesia e curato alcune pubblicazioni antologiche, tra cui Versi dal silenzio. La poesia dei Rom (2007); L’identità sommersa. Antologia di poeti Rom (2010); Il rifugio dell’aria. Poeti delle Marche (2010). È redattrice del trimestrale di poesia «Il Mangiaparole» e collabora con il sito letterario Poesiadelnostrotempo. Ha ideato e dirige il Premio letterario Paesaggio interiore.
ANTONIETTA TIBERIA. Ciociara di origine, romana di adozione e cosmopolita per vocazione, si destreggia tra narrativa, poesia e traduzioni. Ha pubblicato Haiku per un anno bisestile, I racconti del ponte, Calpestando le aiuole (Edizioni Progetto cultura) e tradotto cinque libri: dallo spagnolo: Di oggi, Omero prende solo il fiore (poesie di M. Paoletti, ed. Fusibilialibri); dall'inglese: Jorge (poesie di Sotirios Pastakas, ed. I Quaderni del Bardo); Unspoken / Inespresso (poesie di Fatiha Morchid, ed. LietoColle); Il mio nome è Bond (ed. Gremese, autobiografia di Roger Moore); dal francese: Astrologia araba (ed. Gremese, saggio di C. Aubier). Già redattrice della rivista letteraria «línfera», attualmente collabora alla rivista di poesia «Il Mangiaparole», ed. Progetto Cultura. Ha pubblicato articoli, racconti, poesie, prefazioni e recensioni su varie antologie, quotidiani, riviste cartacee e on-line.